Alluvione 2011, a Roseto niente fondi

TERAMO – C’è un’interrogazione a risposta scritta sui mancati rimborsi dell’alluvione del 2011 a Roseto degli Abruzzi  rivolota al Ministro dell’Ambiente dal parlamentare di Sel Gianni Melilla. Quest’ultimo chiede che si ripari almeno parzialmente a una ingiustizia provocata da un atto che la giunta Chiodi non adottò. “Nel Marzo del 2011 a Roseto degli Abruzzi – ricostruisce Melilla –  e in altre cittadine della costa teramana una gravissima alluvione mise in ginocchio il territorio. La normale prassi prevede che, entro 24 ore da un evento climatico e/o naturale causante danni, la Giunta regionale, dopo le dovute segnalazioni delle amministrazioni locali, richieda al governo nazionale lo stato di calamità naturale. La Giunta regionale, all’epoca guidata dal Presidente Chiodi, insieme ai dirigenti di settori, avrebbe inviato la richiesta con 7 giorni di ritardo” ricorda il parlamentare abruzzese. “A causa di questa  inadempienza ci sarebbe stato il mancato riconoscimento dello stato di calamità – dice l’iterrogazione – e l’impossibilità per i tantissimi cittadini che hanno subito i danni, di ricevere i rimborsi. Va ricordato che oltre a vari danni a cose, ci fu addirittura una vittima”. Al Ministro Melilla chiede”Se non intenda intervenire per far si che almeno parzialmente venga permesso ai cittadini di ricorrere per ottenere i rimborsi a fronte dei gravi danni subiti evitando una beffa intollerabile a causa di una inadempienza istituzionale”.